3 Biciclette che hanno svoltato la Storia. Scommetto che non le conosci!
Grazie agli incentivi e alle pressioni ecologiche che incoraggiano la scelta elettrica, il mercato delle e-bike ha affrontato un Boom clamoroso negli ultimissimi anni.
Tante persone, spinte forse anche dalla curiosità di utilizzare un mezzo di trasporto diverso dalla solita automobile per gli spostamenti quotidiani, hanno investito in una bici elettrica.
Ma la e-bike non è l’unica invenzione antesignana di un cambiamento sostanziale nelle abitudini dei bikers nel mondo.
Infatti, sono stati tanti i modelli che hanno influenzato la Storia.
Ed oggi ti parlerò di tre biciclette che hanno inevitabilmente – e, forse, inaspettatamente – rivoluzionato il mondo della bicicletta.
1 – La Yamaha PAS
2 – Una bicicletta ante-litteram
3 – La Safety Bike
1) La Yamaha PAS
A guardare questa bicicletta, si potrebbe pensare che sia una bici elettrica come le altre.
Ma Yamaha, quando ha realizzato questa bicicletta, ha creato qualcosa che è stato copiato da tutte le altre aziende produttrici di bici elettriche del mondo: il “PAS”, ovvero il Power Assist System.
Per capire l’importanza di questa innovazione apriamo una piccola parentesi; come funziona il PAS.
In questo sistema, l’energia che alimenta la bicicletta deriva dalla forza immessa sui pedali. Quindi, non è una e-bike che “va da sola”, senza l’utilizzo dei nostri muscoli, ma il nostro sforzo risulterà notevolmente ridotto.
All’epoca della sua invenzione, nel 1993, qualcuno disse che la sensazione era quella di “qualcuno che ti spinge la schiena anche su salite impegnative”.
Di fatto, la Yamaha PAS altro non è che l’antenata delle biciclette a pedalata assistita!
Sebbene non fu il primo modello ad utilizzare l’energia elettrica, questo modello ha inspirato tutte quelle bici che oggi forniscono un aiuto extra solo quando si pedala.
Nonostante il suo peso non indifferente (31 kg) e l’autonomia migliorabile (20 km), la Yamaha PAS aveva un prezzo tutto sommato abbastanza accessibile (€ 860) ed ha svoltato gli spostamenti quotidiani di tanti giapponesi.
Ci vorrà ben poco tempo (un paio d’anni) per diffondere questa tecnologia innovativa in tutta l’Europa!
2) Una bicicletta ante-litteram
Ti sei mai chiesto chi ha inventato la bicicletta?
Ebbene, la prima bicicletta – o forse, la prima “idea di bicicletta” – appartiene a un aristocratico tedesco di nome Karl Von Drais, che nel 1817 ha realizzato la “Draisine”.
La Draisine era un vero e proprio prototipo delle moderne bici, ed infatti risulta molto elementare.
Basti pensare che questo rudimentale veicolo di legno a due ruote non possedeva neanche i pedali; per funzionare, bisognava spingere a terra con i piedi (con l’effetto collaterale di consumare le scarpe in breve tempo!).
Purtroppo, la Draisine non ebbe il successo che il suo inventore si aspettava; Drais era convinto che la sua bici avrebbe sostituito i cavalli e sarebbe diventata il mezzo di locomozione più utilizzato.
Diventando nota come “hobby-horse”, ovvero “cavallo passatempo”, questo prototipo fu destinato a diventare un giocattolo per pochi ricchi, e perse rapidamente il suo fascino.
La bicicletta vedrà i primi pedali solo nel 1863, rimanendo comunque molto primitivi e pericolosi.
Sistemi di pedali e catena più complessi e sicuri arriveranno più tardi.
3) La Safety Bike
Per sopperire al bisogno di una bici più utilizzabile, alcuni inventori francesi del 19° secolo crearono una bicicletta dalla ruota anteriore esageratamente grande, nota in Italia come il biciclo.
La causa delle sue dimensioni era l’inserimento dei pedali, che facevano perno direttamente sulla ruota (non erano state inventate le catene odierne).
Sebbene fosse indubbiamente più veloce rispetto ai modelli precedenti, il biciclo provocò non pochi incidenti e infortuni nei suoi guidatori!
Infatti, è sufficiente pensare al fatto che i piedi non toccavano mai terra durante la guida.
A rispondere alla necessità di un mezzo sicuro oltre che veloce, ci pensò un inventore inglese, John Kemp Starley.
Nel 1871 nacque la Safety Bike: una bicicletta leggera le cui ruote sono di dimensioni uguali, la trazione è posteriore, i pedali sono centrali, e c’è la presenza di un elementare sistema di catena.
In poche parole, il concetto di bicicletta così come la intendiamo oggi proviene da questo modello!
Il design di tutte le odierne biciclette proviene dalla Safety Bike; questo modello ha portato una rivoluzione nel mondo dei cicli, provocando un Bike Boom – un’esplosione di interesse nel mercato delle bici – di cui parlò anche il New York Times, definendo la Safety Bike come “un’estensione della libertà e potere personali, una sensazione di poco inferiore ad avere le ali”.
Con la sua invenzione, John Kemp Starley ha soppiantato i bicicli.
Tutte quelle che pedaliamo oggi sono solo miglioramenti dello stesso modello, che ha incontrato una popolarità che nessun’altra bicicletta ha visto prima.
Forse, la prossima volta che salterai in sella alla tua amata bici, ripenserai alla Safety Bike, e ti sembrerà di cavalcare un pezzo di storia!
E tu, avevi mai pensato alla storia della bicicletta?
Secondo noi è davvero affascinante. A proposito, se dopo questo articolo ti è venuta voglia di approfondire un territorio ricco di storia e cultura senza abbandonare la tua bicicletta, ho la soluzione per te!
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Spero che questo viaggio attraverso la storia e la cultura della bicicletta ti abbia ispirato ad approfondire ulteriormente questo affascinante argomento!
Se sei appassionato di biciclette o conosci qualcuno che lo è, non esitare a condividere questo articolo con loro.
Buona pedalata!
Fonti:
www.bicycle-guider.com/bicycles-history/
https://www.history.com/news/bicycle-history-invention
www.sportoutdoor24.it/lifestyle/e-bike/storia-e-bike-lunga-un-secolo/
https://global.yamaha-motor.com/showroom/cp/collection/pas_pas_pa26-a/